Mese: Maggio 2020

  • Humus Job, la piattaforma che contrasta il lavoro irregolare in agricoltura

    Humus Job, la piattaforma che contrasta il lavoro irregolare in agricoltura

    Si chiama Humus Job, la prima piattaforma di ricerca del lavoro dedicata all’agricoltura e impegnata a contrastare il caporalato e il lavoro grigio.
    Humus nasce in Valle Grana da un incontro tra l’associazione MiCò e la Banda Valle Grana. MiCò si occupa di integrazione degli immigrati e la Banda è una rete di aziende agricole che vogliono valorizzare la Valle in cui vivono, creando occasioni di sviluppo economico.

    Humus permette di trovare lavoro regolarizzato

    La piattaforma consente di trovare manodopera in modo semplice e sicuro. I lavoratori che si iscrivono garantiscono sulla propria identità e dichiarano la propria esperienza e disponibilità.  Inoltre, attraverso Humus è possibile attivare il contratto senza uscir di casa. Ma nel contempo si chiede alle aziende di firmare un protocollo di trasparenza sulla contrattualizzazione e sulla dichiarazione delle giornate lavorative.

    Il bollino etico di qualità del lavoro

    Humus rilascia alle aziende che vogliono entrare nell’ecosistema un bollino etico di qualità del lavoro, che consente una promozione on-line dedicata sui  canali social e sul sito della piattaforma.

    Contratti di rete

    Attraverso la sigla di contratti di rete territoriali, Humus rende possibile la condivisione di manodopera.Grazie alla circolarità stagionale, l’azienda assumerà solo per il tempo necessario e a fine mese pagherà in percentuale la risorsa. I contratti di rete sono  uno strumento innovativo, ma poco diffuso nel nostro paese, nonostante sia attivo dal 2012.
    Questo istituto permette alle aziende anche di altri settori, di mettersi insieme per condividere progetti, manodopera, mezzi di produzione e strutture di trasformazione.

    La campagna di equitycrowdfunding

    La piattaforma essendo giovane ha bisogno di supporto credendo che i cambiamenti debbano avere un coinvolgimento collettivo. La campagna si chiude il 30 giugno e chi vuole dare un suo contributo può dare un’occhiata qui .


  • I consigli dell’Istituto Superiore di Sanità su come autoprodurre le mascherine

    I consigli dell’Istituto Superiore di Sanità su come autoprodurre le mascherine

    La mascherina ormai è diventato il dispositivo di sicurezza più utilizzato per contrastare la diffusione del Covid-19.
    Dato l’utilizzo quotidiano che ne facciamo tutti, l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato una guida su come auto-produrle, indossarle e lavarle.

    L’infografica

     

     

    Fonte: https://www.iss.it/documents/20126/0/Poster+mascherine_comunit%C3%A0.pdf/ac90bf88-3bd7-785a-ce56-f61f08660413?t=1590412141058


  • Covid-19, l’agricoltura per molti italiani è un “ammortizzatore sociale”

    Covid-19, l’agricoltura per molti italiani è un “ammortizzatore sociale”

    In questo periodo di emergenza sanitaria ed economica, l’agricoltura è diventata una specie di “ammortizzatore sociale” soprattutto per molti neolaureati e disoccupati.
    Infatti, stando ai dati di Confagricoltura, al servizio Agrijob, la piattaforma che funge da intermediazione tra domanda e offerta, sono arrivati circa 28 mila candidature.
    L’80% è di nazionalità italiana e il 30% è di sesso femminile; per la maggior parte si tratta di giovani laureati e laureandi in diverse discipline (anche Scienze agrarie) e disoccupati provenienti soprattutto dal settore HO.RE.CA.

    Come presentare la propria candidatura su AgriJob

    l funzionamento della piattaforma di intermediazione è semplice: il lavoratore compila il modulo che trova cliccando sul banner in homepage sul sito www.confagricoltura.it, indicando la provincia di interesse. La sua candidatura viene smistata automaticamente alla sede territoriale di Confagricoltura, che la prende in carico e la segnala alle imprese che cercano manodopera. Anche le aziende agricole associate possono usare la piattaforma, pubblicando le offerte di lavoro.