Torna ad aumentare l’incidenza della disinformazione sul totale delle notizie relative al Covid-19 (valore compreso tra il 5% e il 6%). E’ quanto rilevato dall’Osservatorio sulla Disinformazione online-Speciale Covid-19, pubblicato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
L’analisi rileva l’emergere di narrazioni che utilizzano complotti, rischi come leve per alimentare emozioni negative. Da un altro lato invece si rileva una riduzione delle ricerche in rete e delle interazioni social sul Covid-19.
Il Ministero ha dedicato una sezione sulle bufale più frequenti e le aggiorna ogni settimana
La disinformazione è una piaga del nostro tempo. Si tratta di un problema molto pericoloso perchè può indurre le persone ad attuare comportamenti rischiosi per se stessi e per gli altri. E’ anche vero che a volte è difficile riconoscere una notizia vera da quella falsa o non distorta perchè spesso vengono diffuse dai giornali tradizionali che dovrebbero svolgere informazione seria e verificata. Purtroppo questo non sempre avviene.
Per evitare d’imbattersi in notizie false il ministero oltre a raccomandare ad affidarsi sempre ai siti istituzionali , ufficiali e certificate, ha inserito una sezione che aggiorna costantemente sulle bufale più frequenti sul Covid-19. http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5387&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto
La task force istituita da Palazzo Chigi
Un’altra misura attuata dal governo è stata l’istituzione di una task force che deve analizzare le fonti e coinvolgere i cittadini in un processo di sensibilizzazione contro la disinformazione, ormai onnipresente sul web.