• Il rapporto UNAMA sui diritti umani in Afghanistan

    Il rapporto UNAMA sui diritti umani in Afghanistan

    La missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (UNAMA) ha pubblicato il rapporto “I rapporti umani in Afghanistan: 15 agosto- 15 luglio“, che delinea la situazione dei diritti umani in Afghanistan nei 10 mesi successivi alla presa di potere dei talebani.

    Nel periodo di riferimento UNAMA ha documentato 2106 vittime civili (700 morti, 1406 feriti) causate principalmente da attacchi con ordigni esplosivi improvvisati (IED) attribuiti all’ISIL-KP e ordigni inesplosi (UXO).

    Molto critica è la situazione delle donne e ragazze. La decisione di non consentire alle ragazze di tornare alla scuola secondaria significa che una generazione di ragazze non completerà tutti i 12 anni di istruzione di base.

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    La situazione dei diritti umani è stata esacerbata da una crisi economica, finanziaria e umanitaria a livello nazionale di portata senza precedenti. Almeno il 59% della popolazione ha ora bisogno di assistenza umanitaria, con un aumento di 6 milioni di persone rispetto all’inizio del 2021-

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    Il rapporto UNAMA evidenzia preoccupazioni in merito al Ministero de facto della propagazione delle virtù e della prevenzione del vizio ( Amr bil Maruf ) e la Direzione generale de facto dell’intelligence ( Istikhbarat ). Molte direttive emanate da questi ministeri limitano i diritti umani e le libertà degli afgani, in particolare delle donne e delle ragazze.
    Il rapporto descrive in dettaglio i casi in cui Istikhbarat de facto è stato coinvolto nel perpetrare violazioni dei diritti umani contro persone sotto la loro custodia, comprese uccisioni extragiudiziali, torture e maltrattamenti, nonché arresti e detenzioni arbitrari.

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